1. Ciao Stefano, ti va di parlaci un po’ del tuo lavoro fotografico?
Scatto ormai da vent’anni, le prime foto le ho fatte seguendo le gare di rally, poi pian piano col tempo sono passato alla ritrattistica per poi approdare al glamour e al nudo artistico.
2. Che cosa rappresenta per te la fotografia di nudo?
Il nudo artistico è probabilmente il genere che in assoluto mi piace di più: per me è una sfida nel riuscire, senza essere volgare, di esaltare la bellezza e la sensualità del corpo umano. Oltretutto il nudo dovrebbe essere una condizione naturale per tutti (dubito che qualcuno sia nato vestito).
3. Puoi sfatare per noi alcuni miti che riguardano questo ambiente?
Diciamo che la prima cosa che mi viene in mente è che sento fin troppi dire che se una donna posa nuda allora è una donna “facile”. Direi proprio che, anche se si trova a suo agio a posare nuda, questo non fa di lei una poco di buono, e va trattata invece con il rispetto che è dovuto a chiunque. Di norma, quando si fanno dei servizi fotografici, la modella non viene mai toccata dal fotografo e, se per qualche motivo ci si deve avvicinare per sistemare qualcosa, si chiede comunque il permesso.
4. Una cosa che salta all’occhio guardando le tue immagini è la ricerca della forma del corpo, quasi come mezzo scultoreo. Raccontaci.
Adoro ricercare nelle mie fotografie la bellezza dell’insieme, ma anche la bellezza di un piccolo dettaglio, di una linea creata dalla posa o di effetto legato alle luci e alle ombre. Proprio per questo, quando scatto, la mia concentrazione è dedicata proprio ad esaltare le forme e le figure che si formano, all’inquadratura, alla luce e a cosa andrà a disegnare sul corpo.
5. Che cosa rappresenta per te la forma di collaborazione in TF e perché è così importante?
Normalmente scatto in TF (Time For) perché le mie fotografie devono essere collaborazioni tra me e la modella con cui ho scattato: se l’idea, la costruzione del set è fatta assieme, secondo me è più facile che entrambi ci impegniamo a dare il massimo perché la nostra (non la mia) idea si realizzi.
Solitamente però il primo shooting che faccio preferisco improvvisare: in questo modo posso capire se la modella è adatta, ma soprattutto se le può interessare una mia eventuale proposta per un progetto futuro da sviluppare assieme.
6. Qual è l’etichetta che pesa maggiormente sul fotografo di nudo uomo? Ti è mai capitato di subirla?
La prima che mi viene in mente è: porco.
Se hai a che fare con modelle nude sembra che per forza tu le debba toccare o che ci provi sempre e comunque con loro, ma fortunatamente direi che non l’ho mai subita, o comunque non in maniera così pesante da darmi fastidio.
7. Che cosa cerchi in una modella, qual è il tuo soggetto ideale?
Diciamo che non ho un vero e proprio soggetto ideale: ho fotografato bellissime ragazze di un po’ tutte le taglie e stature, più o meno tatuate.
Il soggetto dipende molto da che foto voglio realizzare: per il nudo artistico ad esempio preferisco un corpo snello tonico e slanciato, con pochi tatuaggi perché altrimenti tendono a rubare la scena alle forme del corpo.
8. Dove possiamo seguire e vedere il tuo lavoro?
Potete seguirmi sul mio sito personale, sul mio profilo Instagram: @stefanorigon e sul mio canale Telegram Stefanorigonfoto
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