1. Cosa pensi delle linee guida della comunità sui social in merito al nudo?
Penso che ognuno dovrebbe essere libero di esprimersi, capisco e rispetto il fatto che a qualcuno possa dare fastidio un certo tipo di contenuti. Credo però che basterebbe che mi dessero la possibilità di indicare che i miei contenuti sono VM 18, così che chi incappa nel mio profilo possa scegliere se accedervi o meno e, a chi non ha i requisiti per accedervi, sia inibito l’ingresso. Detto questo, sembra non esserci una volontà, ed è orrendo e pericolosissimo che un privato, che detiene forse il più grande mezzo di comunicazione al mondo, decida cosa si può dire e cosa no. Mi spaventa molto tutto questo.
2. Perché, a tuo parere, la censura demonizza prevalentemente il corpo femminile?
Sei una donna, la risposta dovresti conoscerla; sai quanto è forte una donna libera e nuda? (Ride) A parte questo, non sono così d’accordo con questa affermazione: la censura demonizza il corpo e la libertà di mostrarlo a prescindere dal sesso, per esperienza ti dico che quasi sempre il nudo maschile (a parte la questione capezzoli) è molto preso di mira, ci leggo una fortissima omofobia in questo.
3. Hai curato anche un libro fotografico dal titolo: “Anatomia del corpo erotico, Il Culo”. Ti va di parlarcene?
“IL CULO – Anatomia del corpo erotico Vol. 1” è nato sempre dalla necessità di uscire dalla logica che vuole la fotografia solo sul web. Dopo qualche anno di lavoro, ho voluto fare un piccolo riassunto del mio lavoro: ho usato la scusa del culo, mio feticcio da sempre e omaggio a Tinto Brass. Un libro di una 60ina di pagine stampato in 251 copie, numerate e tutte autografate, ce ne sono ancora poche copie disponibili, quindi chi ancora non lo ha acquistato si sbrighi prima che finisca!
4. Ci hai detto che non hai mai avuto tabù di genere riguardo ai tuoi soggetti: che cosa ti dà questa moltitudine di tipologie umane? Che cosa hai imparato da loro?
Credo di aver imparato di più di me stesso, o forse ho costruito me stesso sulle esperienze che ho vissuto. Non ho assolutamente alcun tabù, la curiosità è la mia guida nella vita, tutto merita di essere conosciuto, osservato capito e apprezzato, tutto deve avere una seconda, terza, quarta possibilità. Da piccolo schifavo i broccoli, la settimana scorsa ho scoperto che mi piacciono.
5. Qualche anno fa è uscito un documentario che ti racconta, “Piacere Mata”: come è nato e come è stato essere dall’altra parte dell’obiettivo?
“Piacere Mata” fa parte di un bellissimo progetto di un caro amico, Iano Bellanova, un regista-videomaker eccezionale, conosciuto sul lavoro. Un giorno mi propose di farmi una intervista video e di riprendermi mentre lavoravo, accettai senza riserve: la mia già citata “curiosità” (ride). Il risultato è questo video che mi racconta, in un periodo anche complicato e non molto felice della mia vita, ma questa è un’altra storia. Per me è stata un’esperienza molto bella, mi sono divertito molto, Iano è stato bravissimo, una presenza discreta e incisiva nei momenti giusti, un professionista e un caro amico.
6. Parlaci dei tuoi progetti per il futuro.
La vita è fatta di momenti, al momento giusto ve li farò conoscere.
#IAMNKDTIPS
Impariamo a dare un’altra possibilità di entusiasmarci alla vita, non solo ai broccoli!
Tu per cosa ti entusiasmi?Raccontacelo nei commenti.
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